giovedì 31 gennaio 2008

La Decrescita Felice

Personalmente mi do da fare per cercare di abbassare il pil Italiano.
Non sono un nemico dello Stato, anzi, vorrei che fosse migliore. Ma per far questo il pil non c'entra proprio niente.
Anzi, la "crescita" che continuano a sbandierarci andrebbe quanto meno rivista.
Perché? Ecco come la penso.
L'avvicinarsi delle fonti fossili combustibili, le guerre per averne il controllo, lo scioglimento dei ghiacciai, l'aumento (spropositato) dei rifiuti, le devastazioni delle foreste e l'inquinamento ambientale sono chiari segni di quello che sta succedendo.
Eppure politici, economisti, e industriali continuano a basare la società sul consumismo sfrenato e a porre le crescita del pil in senso stesso dell'attività produttiva.
Sempre crescita, crescita e crescita. Sembra che spingano in una crescita infinita, quando il mondo non lo è affatto e continua a mandarci segni che noi ignoriamo.
Aderire alla decrescita significa adottare uno stile di vita più intimo e sano, senza tanto consumismo che molte volte sfocia nel vomitevole.
Faccio un esempio: io ho iniziato ad autoprodurmi lo yogurt.
Voi direte, che c'entra? Riporto dal libro "La decrescita felice" di Maurizio Pallante.
"Lo yogurt prodotto industrialmente e acquistato attraverso i circuiti commerciali, per arrivare sulla tavola dei consumatori percorre da 1.200 a 1.500 chilometri, costa 5 euro al litro, viene confezionato al 95% in vasetti di plastica tutti monouso, raggruppati in imballaggi di cartoncino, subisce trattamenti di conservazione che speso non lasciano vivere i batteri da cui è formato.
Lo yogurt autoprodotto facendo fermentare il latte con opportune colonie batteriche (che è veramente facile...) non deve essere trasportato, non richiede confezioni e imballaggi, costa il prezzo del latte non ha conservanti ed è ricco di batteri.
Lo yogurt autoprodtto è pertanto di qualità superiore rispetto a quello prodotto industrialmente, costa molto meno, contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 perché non comporta consumi di combustibili fossili per il trasporto e per la produzione di contenitori usa e getta, non produce rifiuti.
Tuttavia questa scelta che migliora la qualità della vita di chi la compie e non genera impatti ambientali, comporta un decremento del pil: sia perchè lo yogurt autoprodotto non passa attraverso la mediazione del denaro, quindi fa diminuire la domanda di merci; sia perché non richiede consumi di carburante; quindi fa diminuire la domanda di merci; sia perché non richiede confezioni e imballaggi, quindi fa diminuire la domanda di merci; sia perché fa diminuire il costo dello smaltimento rifiuti.
Ciò disturba i ministri delle finanze perchè riduce il gettito dell'Iva e delle acise sui carburanti; i ministri dell'ambiente perchè si riduzono gli stanziamenti dei loro bilanci e non possono più sovvenzionare le fonti energetiche alternative nell'ottica dello "sviluppo sostenibile"; i sindaci, i presidenti di regione e provinica perhcp non possono più distribuire ai loro elettori i contributi statali per le energie alternative; le aziende municipalizzate delle discariche e degli inceneritori; i gestori di rete di teleriscaldamento alimentate da incenerimento, perchp devono rimpiazzare la carenza di combustibile da rifiuti(che ritirano a pagamento) con gasolio(che devono pagare). "
Poi, con meno vasetti di plastica e meno trasporti, si estrae e si lavora meno petrolio.
Con i fermenti contenuti nello yogurt nostrano si evaqua molto meglio: si comperano meno purganti (che vengono trasportati a petrolio...) e migliora la qualità della vita.
La diminuizione di tutte queste cose fa circolare meno autotreni a gasolio (quindi petrolio) e fa migliorare il traffico e riduce le emissioni tossiche nocive, quindi migliora ancora la qualità della vita.
La diminuizione di camion circolanti fa diminuire statisticamente gli incidenti stradali, quindi un'altra miglioria alla vita. Ci sarebbero: meno spese ospedaliere per feriti, farmaci, mortuarie, riparazioni di veicoli e sostituzione di quelli non più riparabili. Migliora ancora la qualità della vita.
Però tutto ciò diminuisce il PIL.
Sapete allora che dico io? E chi se ne frega de sto PIL!

mercoledì 30 gennaio 2008

Silvio Silvio, che mi combini?

Ancora una volta, l'ennesima volta, il nostro prode Cavaliere è passato incolume dalla giustizia.
E ancora una volta era indagato per motivi finanziari.
Però stavolta, finalmente, ce di più: ebbene si, se non ci fosse stata la legge varata dal suo governo che depenalizza i reati finanziari stavolta, forse, il carcere l'avrebbe visto.
Invece no. Tutto come prima.
La depenalizzazione del falso in bilancio voluta dal governo di centrodestra gli è tornata utile. A nulla è servita l’insistenza del pm Ilda Boccassini che voleva la prescrizione: nessuna condanna, ma almeno l’’affermazione del reato commesso. E invece no, Silvio intasca un’assoluzione a tutti gli effetti: gli contestavano di aver dichiarato il falso nei bilanci della Fininvest dal 1986 fino al 1989. Passa così la linea dell’avvocato difensore del Cavaliere, nonché senatore di Forza Italia, Nicolò Ghedini, che aveva chiesto l’assoluzione perché il fatto non costituisce più reato, così come deciso dalle modifiche alla normativa sui reati societari approvate nell'aprile del 2002. Quando a Palazzo Chigi regnava la Casa delle Libertà.
Il reato finanziario è diventata contabilità creativa, non un ATTENTATO allo Stato Italiano (quindi a tutti i cittadini Italiani). Si tratta proprio di attentato.
Perché? Perché se non pagassimo o non ci fossero più le tasse chiuderebbero le scuole, gli ospedali, l'assistenza sanitaria d'emergenza, la polizia, i pompieri e tutti gli altri enti statali atti alla protezione dei cittadini. Vorreste vivere in un Paese cosi? Io personalmente no, per questo non tollero l'evasione fiscale.
Giusto anche per buttare un occhio oltre oceano, in America i reati finanziari vengono puniti fino ad 80 anni di carcere.
Molto di più che in Italia per omicidio...
Ditemi qualcosa voi...

venerdì 25 gennaio 2008

(Falsi) Politici: vergogna d'Italia.

Proprio cosi: siete veramente una vergogna per tutta la nazione che dite di governare.
Da anni non fate più gli interessi della gente, da anni state attaccati alle sedie come sanguisughe, da anni i vostri stipendi continuano a crescere e quelli della gente comune continuano a calare.
Abbiate un pò di vergogna almeno. Macché, neanche quella.
Il siparietto che ha coinvolto Cusumano dell'UDEUR è stato raccapricciante: gli hanno sputato, offeso e urlato dietro di tutto.
Uno dei soliti gli ha urlato :"Sei una merda!"; poi, intervistato, dichiara :"Non ho mai offeso nessuno". Ma siete fuori di testa?
Per non parlare dei cori da stadio intonati dalla destra vergognosa tanto quanto la sinistra, le bottiglie di spumante aperte e agitate davanti a tutti. Ma dove credete di essere? Ecco il video.
Non ho più parole, VERGOGNATEVI!

giovedì 24 gennaio 2008

Red Alert: Medicina + case farmaceutiche

La mia più grande passione è la medicina, l'ho scritto anche nella presentazione del blog.
Però i medici mi preoccupano. Parecchio anche.
Ho avuto la fortuna di conoscere medici bravissimi che tutelano veramente la salute dei loro pazienti, ma ho visto anche medici arricchirsi sulle malattie delle persone.
Davanti ad un medico ho avuto più di una volta la sensazione di essere un gradino sotto di lui, che mi facesse pesare il fatto che lui a studiato mentre io lo sto ancora facendo oppure son un operaio a cui stai estorcendo un quarto dello stipendio. Questo mi manda in bestia.
Ad un medico bisogna dare del tu, sono persone come noi che, alcune non tutti per carità, vogliono sentirsi Dio.
Non ce una vera volontà di prevenire le malattie, di aiutare le persone in difficoltà, di mettere la propria competenza al soldo del prossimo. Non la vedo.
Dando ad un mio amico studente di medicina del collega mi ha risposto con "piano piano..." ma come piano piano? Siete ad un livello superiore? Si, almeno credono.
Inoltre, tantissimi medici sono al soldo delle case farmaceutiche che altro non vogliono che vendere farmaci ai poveri malati. E questo mi manda ancora più in bestia.
Poi intercettano queste case farmaceutiche e vi invito a leggere di persona cosa si dicono.
Se avete storie personali che volete pubblicarle mandatemele: voglio dare voce a queste cose.
Se poi siete cosi bravi vi invito a leggere questo libro: VOGLIONO FARTI AMMALARE!
Scrivetemi su questo argomento, lo reputo molto importante.

venerdì 18 gennaio 2008

Clemente Clemente...

Come potevo non scrivere niente sui fatti di questi giorni? Non potevo, appunto.
Il nostro caro (ex)ministro Clemente Mastella ha rassegnato le dimissioni dal ministero della Giustizia Italiana. Una mossa che doveva fare molto tempo fa.
Dopo aver fatto entrare in vigore una legge VERGOGNA chiamata indulto, il nostro ministro si è messo in mente di riformare la giustizia. Come? Spostando i giudici scomodi e quelli che indagavano su di lui. Un'ottima riforma, direi.
Poi i domiciliari a sua moglie e le sue dimissioni.
"Mi dimetto dunque, onorevoli colleghi, mi dimetto perché tra l'amore per la mia famiglia e il potere scelgo il primo, Io..."
Il potere. Che potere? Noi quando votiamo non diamo il potere, diamo la nostra Rappresentanza, ben diverso dal potere. In democrazia il potere è di tutti, non solo loro!
Questo concetto dobbiamo farlo nostro, tutti.
Un'altra cosa che mi fa sobbalzare dalla sedia è che quando l'ex-ministro attacca senza se e senza ma la Magistratura Italiana e tutti i nostri parlamentari applaudono in coro. Questo è vergognoso e solo in Italia poteva succedere.
Forse, però, applaudono per solidarietà perché hanno paura di fare tutti la stessa fine.
Io non ce l'ho con Mastella piuttosto che con Prodi, io ce l'ho perché governano questa nazione distanti dalle persone, le stesse persone che li hanno votati.
Come conclusione dico solo una cosa: dimettetevi tutti, è l'unico favore che potete fare al paese!

martedì 8 gennaio 2008

Napoli: emergenza rifiuti


Dopo un po di tempo torno a scrivere di rifiuti, visto quello che sta succedendo a Napoli in questi giorni.
La situazione è ormai invivibile nel capoluogo partenopeo: la monnezza è ovunque e la situazione è invivibile.
Quello che voglio sottolineare però è che la soluzione non è quella che i nostri politici continuano a sbandierarci: non dobbiamo costruire inceneritori. E la chimica e la medicina che ce lo dicono!
Senza parlare di Pecoraro Scanio, ministro dell'ambiente, che attraverso il suo sito dice:
"Altro che quelli del NO. Noi siamo quelli del SI' responsabile.
Io ho perfino dovuto firmare la Valutazione di Impatto Ambientale per il termovalorizzatore di Santa Maria La Fossa, e l'ho fatto perchè rispetto ai rifiuti per strada per me è prioritario il dovere di risolvere quel problema. Poi sono le inchieste giudiziarie - e non noi - che hanno bloccato altre richieste di termovalorizzatori."

Non ho parole davanti a tanta ignoranza, si tratta solo di questa.
L'unica cosa da fare sembra quella di tatuargli "Nulla si crea e nulla si distrugge" sul petto.